L’appaltatore ha diritto a ricevere il compenso per prestazioni eseguite in assenza di contratto in forma scritta con l’Ente appaltante?

L’art. 32 comma 14 del codice degli Appalti recita come segue: “Il contratto è stipulato, a pena di nullità, con atto pubblico notarile informatico, ovvero, in modalità elettronica secondo le norme vigenti per ciascuna stazione appaltante, in forma pubblica amministrativa a cura dell’Ufficiale rogante della stazione appaltante o mediante scrittura Leggi tutto…

Riserve per fatti continuativi, la recente Giurisprudenza.

Devono intendersi “fatti continuativi” quegli accadimenti la cui portata dannosa, anche se immediatamente percepibile, diviene precisamente quantificabile dopo il protrarsi del tempo, ovvero dopo la loro cessazione, sicché si è in presenza di una alterazione del sinallagma contrattuale che diverrà suscettibile di precisa valutazione economica  solo al termine della protrazione Leggi tutto…